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forse pioggia...

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È forse pioggia

                       il candore che odo dalle tue mani

 

Non fermarti ad enumerare

l’enormità di quanto v’è d’inutile

                                                  qui attorno

 

gli è già per noi grànpéso l’osservare

                                                        di ciascuno che si fece gente

il suo viso d’ebetudine ‘mbevuto

 

Pensa allora a pioggia

                    a notte

che l’ógnicòsa racchiudono

pure a questa casa che muta si staglia

                                                         nuova

contro l’enormità d’ogni grezzura ostile

                            di tutto ciò che fu rivolto a inutile

 

Qui all’intorno

può essere che il candore si rifletta sopra i muri

                                                                         a generare un’inquietudine

foriera di domani

 

 

(tratta dalla raccolta "L'armadio cromatico",

S. Bellino (RO), Ed. L'Archivio della Memoria 2000) 

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